Ileopsoas: esercizi di stretching

Ileopsoas: esercizi di stretching

Nelle antiche culture orientali viene anche definito “muscolo dell’anima”

L’ileo-psoas è un muscolo molto complesso , svolge un ruolo importantissimo nel controllo della postura e nella stabilizzazione del tratto lombare. È il più forte flessore dell’anca ed un punto di connessione tra la regione addominale ed arti inferiori… non solo… nelle antiche culture orientali viene anche definito “muscolo dell’anima”. Impariamo a conoscerlo meglio.

Anatomia del muscolo ileopsoas

Il muscolo ileopsoas si compone di due parti, il muscolo psoas e il muscolo iliaco, e possiede le seguenti inserzioni:

Anatomia funzionale del muscolo ileopsoas

Se si pongono come punto fisso la colonna e il bacino, il lavoro del muscolo ileopsoas, sia unilaterale sia simultaneo (di entrambi i muscoli ileopsoas), provoca all'inizio una rotazione esterna del femore e, quindi, un'adduzione e una flessione (flessione dell'anca); nel movimento simultaneo viene favorita l'antiversione del bacino.

Se si pone come punto fisso il femore, si ha:

L'azione del muscolo ileopsoas nella flessione del femore sul bacino, con punto fisso sulla colonna, e nell'inclinazione laterale del rachide, con un punto fisso sul femore, sono due dati non contestabili.

Segni di tensione del muscolo Ileopsoas

La maggior parte degli studiosi e dei terapisti ritiene che occorre lavorare dal lato della concavità (muscolo ileopsoas maggiormente allungato) in contrazione concentrica e da quello della convessità (muscolo ileopsoas contratto) in distensione (stretching), oppure, in alternativa, solo con una delle due modalità. E' comunque opportuno ricordare che spetta al medico specialista verificare l'eventuale presenza di un muscolo ileopsoas unilaterale teso e accorciato, mentre è compito del terapista il controllo dei risultati contingenti del movimento correttivo.

Esercizi per allungare l'ileopsoas

Non sono moltissimi, e in genere, prevale l'indicazione di utilizzare le contrazioni concentriche isometriche dal lato della concavità. Rivestono discreto interesse anche gli stiramenti e le contrazioni del lato convesso o bilaterali. E' comunque importante ribadire che, alla base di ogni scelta di utilizzo, deve esserci sempre una preverifica medico-diagnostica e un controllo successivo, da parte del terapista, delle risposte del paziente all'applicazione dell'esercizio. Inizialmente la durata dello stiramento dovrebbe essere di circa venti secondi ( di cui dieci di effettivo stiramento) e arrivare a quaranta-quarantacinque secondi e, se possibile, fino a sessanta secondi. L'esercizio successivamente va sempre distinto circa un terzo di distensione e due terzi di effettivo stretching. Si ritiene più utile far precedere lo stiramento da una contrazione di tipo statico-isometrico, senza, ossia, accorciare il muscolo. Questa contrazione dovrebbe avere durata più o meno uguale allo stiramento, intervallata da due-tre secondi di rilassamento e seguita, infine, dal vero e proprio stretching.

Grande psoas e mal di schiena: quali connessioni?

Numerosi sono gli studi che hanno dimostrato la stretta connessione tra una sofferenza di questo muscolo e l’insorgenza del dolore lombare. Una contrattura della muscolatura dello psoas (come anche della sua regione miofasciale) può provocare un aumento della lordosi lombare, alterazione della stabilizzazione del bacino e la presenza di dolore lombare non specifico. Ecco perché una attenta valutazione della problematica lombare prende sempre in considerazione un programma di trattamento del muscolo psoas, ed ha come obiettivo un suo rilassamento ed allungamento.

Qual è il suo ruolo nella postura?

È quindi evidente come questo muscolo sia fondamentale per il mantenimento di una giusta postura e tenerlo “in salute” è fondamentale per mantenere il nostro assetto posturale in quanto:

Esercizio di stretching per il muscolo ileopsoas

Posizione di partenza. Soggetto con gli arti superiori appoggiati al suolo. Un arto inferiore flesso al ginocchio e all'anca con pianta del piede totalmente in appoggio; il controlaterale, il cui muscolo ileopsoas deve essere stirato, è esteso all'anca e al ginocchio. Occorre evitare che l'arto da estendere sia ruotato, soprattutto esternamente. Il paziente flette il busto verso il basso.

Perché viene definito il “muscolo dell’anima?”

La stretta connessione del muscolo psoas con il diaframma, fa’ si che anche questo risenta notevolmente l’effetto dello stato d’animo sulla sua elasticità e contrazione. Uno stile di vita frenetico determina una iperproduzione di adrenalina che mantiene in costante stato di tensione questo muscolo. Di conseguenza una contrazione mantenuta del muscolo determina il suo accorciamento.

Come se non bastasse, essendo collegato al sistema vegetativo, una sua contrazione invierà continui segnali di tensione in tutto il corpo interferendo con la corretta circolazione dei fluidi e della respirazione.

In alcune culture orientali questo muscolo, proprio perché connesso alle funzioni vitali, viene considerato il centro di energia vitale del corpo. Quanto più lo psoas è flessibile e forte tanto più la nostra energia vitale potrà fluire attraverso le ossa, le articolazioni e la muscolatura. Lo psoas sarebbe quindi, un muscolo he connette la nostra energia alle nostre funzioni vitali, permettendoci di creare un supporto solido ed equilibrato.