Definizione ed allenamento della forza
Nel cercare di definire in modo appropriato il concetto di forza muscolare, si rischia di semplificare un fenomeno di natura fisiologica che non è affatto semplice

La forza muscolare per essere raccontata ha bisogno di spazio, per questo vi farò un racconto a puntate.
Sulla definizione di forza esistono diverse teorie. Ma realmente cos'è la forza nessuno lo sa esattamente. Molto spesso la forza viene definita come "tutto ciò che ci serve per muoverci e far muovere le cose". In realtà, la nostra idea di forza sull'osservazione degli effetti che essa produce: mette in movimento i corpi. Adesso vediamo cosa si nasconde dietro il semplice concetto di mettere in movimento i corpi.
La definizione della forza varia relativamente alle diverse discipline che si considerano:
- In Fisica, essa è il prodotto della massa per l'accelerazione de è ben distinta dal concetto di potenza; è inesistente se si considera un corpo fermo, essendo l'accelerazione uguale a zero.
- In Fisiologia, essa è lo stato di tensione prodotto dalla contrazione muscolare ed esiste anche in assenza di movimento, cioè ad accelerazione uguale a zero.
Per quanto riguarda l'aspetto fisiologico la forza è il prodotto della trasformazione di energia chimica in energia meccanica ed energia termica, e quindi per la prestazione sportiva è di primaria importanza la quantità di energia convertita in lavoro. Nello sport la forza è l'espressione di tutto ciò che consente movimento o che lo impedisce (spinta di un attrezzo o mischia nel rugby), e possiede diverse forme di manifestazione in relazione al lavoro da compiere e alla potenza da esprimere in quanto le prestazioni motorie dei vari sport possiedono caratteristiche diverse che si basano sull'effetto di staticità o di accelerazioni.
La sua definizione è quindi: "la forza è la capacità posseduta dal muscolo di sviluppare tensione utile al superamento o all'opposizione di una resistenza".
Successione degli elementi che consentono l'espressione della forza
La forza è il risultato dell'azione concorde del sistema nervoso centrale e degli elementi periferici dell'apparato locomotore.
Gli elementi che consentono l'espressione della forza sono:
- Sistema nervoso, è il complesso ideatori degli schemi motori da realizzare;
- Energia, è il complesso bioenergetico responsabile della possibilità di movimento della struttura;
- Struttura, è il complesso esecutore delle strategie del movimento dei complessi superiori e ne determina le possibilità d'azione spazio-temporale, è costituita nel corpo umano da ossa, muscoli e legamenti che formano le articolazioni e che determinano il complesso delle leve responsabili del movimento e dei segmenti mobili del nostro corpo.
- Movimento, è il complesso finale che scaturisce dall'interazione dei movimenti complessi superiori.
Il muscolo è il complesso centrale della struttura ed esplica la forza responsabile del movimento:
- Tempo di applicazione (dipende dai meccanismi bioenergetici che ne determinano la durata);
- Ampiezza del movimento (dipende dalle capacità di allungamento muscolare);
- Livello di analisi o di precisione del lavoro (dipende dal sistema nervoso che determina la durata e l'intensità della forza da applicare e la coordinazione in relazione alla necessità del compito da effettuare).
Fattori determinanti la forza muscolare
Secondo Cometti (1977) , e molti altri autori, è possibile raggruppare i fattori della forza in tre gruppi distinti:
- Strutturali: relativi rispettivamente al grado di trofismo della muscolatura, al tipo di fibre (lente o rapide), alla lunghezza e quindi al numero di sarcomeri presenti (le unità contrattili del muscolo;
- Nervosi: reclutamento di un numero più o meno alto di unità motorie (gli insiemi funzionali di fibre muscolari e motoneuroni che le innervano); sincronizzazione della loro contrazione; coordinazione intermuscolare, cioè fra i muscoli che intervengono nell'esecuzione di un determinato gesto;
- Meccanici: legati all'esistenza o meno di un contromovimento, cioè di un doppio ciclo di contrazione eccentrico-concentrica, con riuso di energia elastica e soprattutto con una diversa e migliore attivazione della fase concentrica.
Espressioni della forza
La forza trova la sua espressione in varie forme di tensione muscolare. I modi di contrazione o espressioni di tali tensioni muscolari sono così definiti:
- Isometrica: nella contrazione le leve articolari non si muovono ed i punti d'inserzione restano fissi; si produce una contrazione degli elementi contrattili mentre vengono allungati quelle elastici.
- Ansiometrica: le leve si spostano così come i punti d'inserzione; a seconda degli stati gli elementi interessati hanno un comportamento diverso di contrazione o allungamento.
Le tipologie di tensione muscolari derivanti sono così definite:
- Isotonica: gli elementi contrattili si accorciano mentre quelli elastici non cambiano di lunghezza; c'è accorciamento del muscolo.
- Isocinetica: alla condizione isotonica si aggiunge quella in cui gli elementi si allungano; entrambe le condizioni avvengono a velocità costante determinata da una resistenza variabile.
- Auxotonica: combinazione degli stati insieme con quello di variazione rapida da allungamento ed accorciamento.
Le tipologie di contrazioni muscolari sono così definite:
- Concentrica: il muscolo si accorcia durante la contrazione.
- Eccentrica: il muscolo viene ad essere allungato durante la contrazione.
- Reattiva o Pliometrica: ad una fase eccentrica segue immediatamente una fase concentrica con utilizzo di energia elastica.
In conclusione, la forza non è un semplice movimento di far muovere le cose e muoverci, ma è un interazione tra diversi fattori strutturali, nervosi e meccanici. Da questi fattori trova espressione la forza in varie forme di tensione muscolari.
Nel prossimo articolo ci occuperemo della classificazione della forza ed esercitazioni mirate.