Sport e dieta chetogenica: funziona?
Recentemente, c'è stato un interesse nel potenziale ruolo dell'alimentazione sportiva

Sport e dieta chetogenica…funziona?
- La dieta più trendy del momento: limita i carboidrati e punta sul consumo di grandi quantità di grassi e proteine. -
Le diete a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di grassi (LCHF) sono state precedentemente impiegate nel trattamento dell'epilessia e come strategia per la perdita di peso.
Recentemente, c'è stato un interesse nel potenziale ruolo dell'alimentazione sportiva, con affermazioni che: “l'adattamento alla ridotta assunzione di carboidrati (CHO) e alti livelli di corpi chetonici circolanti, in individui allenati, comporta cambiamenti significativi nell'utilizzo del substrato durante l’esercizio sub-massimale, per spostare l'utilizzo del glicogeno alle riserve, relativamente illimitate, di grasso corporeo”.
Un approccio nutrizionale, validamente dimostrato, per lo sport di resistenza, è la dieta periodica CHO, che integra strategie per ottenere un'alta disponibilità di carboidrati durante le sessioni di allenamento chiave, con protocolli a bassa disponibilità di questi per migliorare le risposte adattive in sessioni di intensità inferiore.
Dieta a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di grassi (LCHF):
Si è dimostrato che l'esposizione a tale dieta, causa solidi cambiamenti nell'uso del carburante durante l’esercizio. Si è visto infatti che, i corridori adattati a tale dieta mostravano:
- Tassi di ossidazione del grasso due volte maggiori durante l'esercizio graduato;
- Maggiore capacità di ossidare il grasso in sessioni di esercizi ad alta intensità;
- Nessuna differenza nelle concentrazioni di glicogeno muscolare pre-esercizio, nessuna variazione di tasso di utilizzo del glicogeno durante l'esercizio, e di sintesi del glicogeno durante il recupero;
- Il grasso ha contribuito all'88% della spesa energetica.
Si evidenzia che il cheto-adattamento cronico in atleti d'élite di resistenza è associato ad una robusta capacità di aumentare l'ossidazione dei grassi durante l'esercizio, mantenendo le normali concentrazioni di glicogeno nei muscoli.
Ora, diversi sono gli interrogativi che restano in merito:
- Si osservano le differenze nelle risposte metaboliche, ma le prestazioni?
- Gli atleti LCHF traggono beneficio in termini di funzione cognitiva o recupero da questi unici effetti metabolici?
- Qual è il decorso e la variabilità degli adattamenti a una dieta a basso contenuto di carboidrati nel tempo?
Ad oggi non vi sono risposte chiare e certe in merito a un’alimentazione che prevede l’estrema riduzione e/o esclusione di una componente altamente importante per la nostra dieta, quali i carboidrati! Non si tratta, inoltre, della dieta più indicata per chi pratichi sport di resistenza, o endurance come ciclismo, mountain bike, corsa o triatlhon: si tratta infatti di attività in cui il carburante principale è il glicogeno muscolare, con netta preferenza quindi per diete ad elevato contenuto di carboidrati, per un’ottimale ricostituzione delle scorte utilizzate. Potremmo tutt’al più, indicare tale dieta durante un periodo di preparazione per il miglioramento della composizione corporea.
La dieta chetogenica può essere indicata durante la fase di preparazione, ma non associata a un lavoro di elevata intensità o durante il periodo di gara.