Reflusso Grastroesofageo: mai pensato all'osteopatia per alleviare i sintomi?

Reflusso Grastroesofageo: mai pensato all'osteopatia per alleviare i sintomi?

Reflusso gastroesofageo? Stitichezza L'Osteopatia è un valido alleato del tuo apparato digerente

Sintomi espressi dagli organi dell'apparato digerente possono essere il riflesso di problematiche di altri distretti del corpo. L'Osteopatia attraverso il suo approccio globale alla persona, è in grado di arrivare dritta alla causa primaria e correggerla

REFLUSSO GASTROESOFAGEO: cos'è?

È quella condizione patologica in cui i succhi gastrici, risalendo dallo stomaco verso l'esofago, vengono a contatto con la parete di quest'ultimo, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido.

Quali sono le cause ed i sintomi

La malattia da reflusso gastroesofageo è causata da diversi fattori, come quelli alimentari, anatomici, funzionali, ormonali e farmacologici.

I sintomi tipici della malattia sono:

- Bruciore dietro lo sterno (pirosi retrosternale) che si irradia posteriormente fra le scapole o al collo fino alle orecchie.
- Rigurgito acido (ovvero percezione di liquido amaro o acido in bocca)

I sintomi si possono presentare in modo continuativo durante la giornata, oppure in modo intermittente.
Ad esempio, il reflusso può verificarsi al risveglio, dopo i pasti e durante la notte (tipicamente da mezzanotte alle 3 di mattina) o solo in posizione sdraiata e mentre ci si piega in avanti (es. mentre si allacciano le scarpe).

I sintomi "atipici" sono:

- Sensazione di nodo alla gola con difficoltà alla deglutizione
- Difficoltà digestive, nausea
- Laringite cronica, tosse, raucedine, abbassamento della voce
- Singhiozzo
Asma
- Dolore toracico (simile a quello di natura cardiaca)
- Otite media
- Insonnia

L'OSTEOPATIA LAVORANDO ATTRAVERSO MANIPOLAZIONI DOLCI, SULLE FASCE GASTRICHE, SULL'ESOFAGO E SULL'INNERVAZIONE CORRISPONDENTE, ASSOCIATA A UN CORRETTO STILE ALIMENTARE, PUÒ RIVELARSI MOLTO UTILE NEL MIGLIORAMENTO DELLA SINTOMATOLOGIA LEGATA AL REFLUSSO GASTROESOFAGEO.

Stitichezza: come può aiutarti l'osteopata?

Innanzitutto, per stitichezza (o stipsi) si intende il rallentamento, la difficoltà fino anche al blocco dello svuotamento del colon attraverso la defecazione.

Quali sono le diverse tipologie di stipsi?
Stipsi con colon pigro: il colon si contrae meno determinando un rallentamento del transito intestinale.
Stipsi da ipermobilità del colon: in questo caso invece, le contrazioni del colon si verificano in maniera disordinata; il paziente ha una pancia dura e la mobilità dell’intestino è compromessa, limitata.

Cosa fa l'Osteopata?

L'osteopata innanzitutto esegue un'anamnesi iniziale che gli consente di determinare le origini della stitichezza, che può essere una conseguenza di diversi fattori, per esempio legati alla mobilità del diaframma o a degli evidenti errori alimentari, a una cicatrice pregressa o ad aderenze post operatorie; tra le altre cause possono esserci problemi di mobilità intestinale, una condizione di squilibrio psico-fisico o di iper o ipo-stimolazione nervosa della peristalsi o, ancora, un blocco articolare del bacino o della colonna vertebrale.

A livello pratico, su cosa interviene l'Osteopata?
Il lavoro dell'osteopata consiste dunque sulla mobilità del colon per ripristinare il movimento intestinale. La pratica osteopatica in questo caso può interessare il bacino, dove passa il colon, o anche le vertebre lombari, da cui partono le connessioni nervose con i visceri. Se lo si ritiene opportuno, si interviene anche con trattamenti di Osteopatia craniale, in quanto se si rileva una disfunzione a livello del sistema cranio sacrale essa può coinvolgere l’omeostasi dell’organismo intero, dunque anche dell’apparato digerente.

Un ulteriore lavoro sull'intestino può essere quello di effettuare uno "stretching" diaframmatico, ottimizzandone la mobilità per ridare al sistema quello che è il motore principale di tutto l'addome.

AFFIDA IL TUO COLON, E NON SOLO, ALL'OSTEOPATIA!