Vertigine: causa, valutazione e trattamento
Quando la vertigine non è causata dal labirinto dell’orecchio interno

Cinetosi, l’incubo del viaggio
La cinetosi, o mal di movimento, affligge circa il 28% della popolazione, a soffrirne, sono soprattutto le donne. Il primo a descriverne i sintomi fu ,nell’Antica Grecia, Ippocrate il quale disse << navigare sul mare dimostra che il movimento disturba il corpo>>. Il sintomo principale della cinetosi è la vertigine, alla quale si associano altri sintomi quali:nausea, mal di testa, sudore freddo ed elevata salivazione.
Cinetosi, altre cause oltre il labirinto
Le vertigini, richiamano, spesso alla mente una problematica derivante da problemi del labirinto interno dell’occhio, ciò, però non è sempre vero, difatti vertigini e instabilità possono avere origini diverse, tra queste vi è quella di origine visiva (spesso in questo caso alle vertigini si associano nausea e mal di testa).
La cinetosi si sviluppa quando vi è una cattiva integrazione dei segnali proveniente dall’esterno (da sistema visivo e sistema vestibolare) per cui si viene a creare un “mismatch neurale” (cioè uno scambio d’informazioni sbagliate).
La Sindrome Vertiginosa Visiva
Se la causa delle vertigini è di origine oculare, si avranno sintomi caratteristici che sono molto lontano rispetto a quelli della sindrome vertiginosa determinata dal labirinto, poiché questi sintomi possono scatenarsi quando il soggetto è comodamente seduto in poltrona a guardare un film con scene molto dinamiche (come inseguimenti di macchine),cioè mentre il corpo si trova in posizione comoda, stabile e statica, per tale motivo il sistema vestibolare è scarsamente o per nulla stimolato. Ciò è provocato, quindi, dal movimento all’interno del campo visivo senza uno spostamento reale del corpo: oltre alla visione di un film “movimentato”,l’insorgenza dei sintomi può avvenire anche in caso dell’osservazione di oggetti che si muovono rapidamente (come un treno in corsa),che ruotano (ad esempio osservando una giostra), oscillano (come pendoli) e in seguito a variazione continue d’intensità luminosa.
La causa di tutto ciò va ricercata nelle connessioni neurologiche tra sistema visiva e sistema vestibolare, infatti, alcune terminazioni nervose provenienti dagli occhi o dai muscoli oculomotori sono collegate con terminazioni nervose coinvolte nell’equilibrio e nella postura. Normalmente, se ruotiamo la testa o gli occhi rapidamente, esistono dei meccanismi compensatori che ci consentono di mantenere l’equilibrio, a volte però questi meccanismi sono inefficienti e si manifestano, quindi, instabilità e vertigine. I sintomi specifici della Sindrome Visiva Vertiginosa sono:
- Senso di nausea, vertigine, cefalea. Questi aumentano quando si osservano scene molto dinamiche e veloci
- Fotofobia, spesso il soggetto deve ricorrere agli occhiali da sole anche con cielo coperto, ma il fastidio si può verificare anche con la luce artificiale
- Difficoltà a leggere in macchina senza provare nausea, il fastidio aumenta se il soggetto siede sul sedile posteriore. Lo stesso sintomo può avvenire in mare, anche se calmo. I sintomi scompaiono, spesso, in posizione supina
- Senso di vertigine e instabilità, quando si fissano oggetti che ruotano, come ad esempio giostre
- Vertigine, fastidio o senso d’instabilità in luoghi elevati, o scendendo velocemente le scale
- Nausea, vertigine o instabilità ruotando rapidamente la testa
Diagnosi della Sindrome Visiva Vertiginosa
La Sindrome Visiva Vertiginosa, non è collegata alle comuni ametropie (miopia, astigmatismo, ipermetropia) per cui non si può diagnosticare eseguendo la visita oculistica. Per poterla diagnosticare è necessario eseguire un esame visivo funzionale che valuti le varie abilità visive coinvolte: visione binoculare, motilità oculare, accomodazione, convergenza in relazione alla postura e all’equilibrio. Fondamentale è effettuare la diagnosi differenziale, attraverso controlli specialistici da parte dell’Otorino, con le problematiche vestibolari causate dall’orecchio interno; in seguito è possibile l’esecuzione da parte del posturologo (o dell’ortottista) dell’esame visivo funzionale, per accertare la presenza di una Sindrome Vertiginosa Visiva.
Valutazione e trattamento della Sindrome Visiva Vertiginosa
Per porre diagnosi di SVV (Sindrome Visiva Vertiginosa) è necessario eseguire un’anamnesi scrupolosa, chiedendo al soggetto cosa lamenta, tra i sintomi che riferirà: impossibilità a leggere in auto, nausea in barca, instabilità quando ruota la testa o vede ruotare o dondolare oggetti, vertigini in luoghi moderatamente elevati, fotofobia alla luce artificiale o naturale, frequenti cefalee, senso di nausea in luoghi affollati, tendenza a sbattere contro oggetti, difficoltà a colpire o afferrare una palla.
Ovviamente esistono, anche, dei test1 per valutare la SVV, quali:
- Test di valutazione dell’inseguimento con la palla di Marsden ; il movimento della palla crea uno stimolo che induce il mal di movimento visivamente
- Turn in place; è esaminato il comportamento dell’esaminato dopo che il soggetto abbia eseguito tre rotazioni si se stesso, con entrambi gli occhi aperti, con entrambi gli occhi aperti fissando un dito, con entrambi gli occhi aperti coprendo la periferia del campo visivo con le mani, con un occhio coperto Occhi chiusi ed equilibrio 1 Test elaborati dal dott. Roncagli
Il trattamento consiste innanzitutto ,nell’invitare il soggetto a evitare i comportamenti che causano la cinetosi, successivamente occorre iniziare un trattamento di terapia visiva per ridurre i sintomi. Gli esercizi saranno proposti gradualmente per stimolare la motilità oculare e allenare il sistema visivo a integrare le attività dinamiche con le informazioni che giungono dall’apparato vestibolare.
Ovviamente, se il problema risiede nell’apparato vestibolare, anche il trattamento sarà compito dell’Otorino.