Troppo caffè provoca mal di schiena
Ecco perché il caffè può provocare mal di schiena

I risultati sono ottimali quando alle consuetudini al movimento viene abbinato un corretto stile di vita con sane abitudini alimentare escludendo i fattori di rischio legati a sovrappeso, obesità, nicotina, alcool, abuso di caffeina e di farmaci. Tali fattori di rischio sono tipici di chi conduce una vita sedentaria, ha scarsa cura corporea e cattive abitudini; essi sono responsabili di una forma fisica scadente e della riduzione delle capacità fisiche di base. Pur non causando direttamente mal di schiena sono possibili concausa, che costituiscono un terreno fertile per la loro insorgenza.
Abitudini Alimentari
Il nostro modo di alimentarsi ha subito alcune modificazioni molto profonde, in gran parte collegate all'aumento generalizzato del benessere economico. Sotto la spinta consumistica, il popolo italiano e, in particolare le classi lavoratrici, reduci dalle ristrettezze della seconda guerra mondiale e del dopo guerra, identificarono in un arricchimento della dieta un segno di un raggiunto benessere sociale. Identificarono nella floridezza, loro e ancor di più dei loro figli, una manifestazione esteriore di questo benessere che era stato prerogativa dei ceti più abbienti. Le persone abituate, nel passato, ad alimentarsi con pasti semplici e frugali a base di minestre di cereali e verdure, di pasta e fagioli, polenta e latte, cominciarono a consumare pasti più complessi che un tempo erano riservati solo ai giorni festivi. Era, infatti, caratteristica dei giorni di festa il poter fare un pranzo variato, introducendo anche cibi più "ricchi" e tra questi innanzitutto la carne e i dolci. Gradualmente il pranzo di tutti i giorni diventò così a più portate, composto dal cosiddetto primo, costituito prevalentemente di prodotti vegetali (pasta, riso o minestra) e del secondo, per lo più a base di prodotti animali (carne, pesce, uova), seguito poi dal formaggio, dalla frutta e dal dolce. Il consumo eccessivo di carne e di grassi di origine animale stravolse il principio antico del primato del pane (il cereale) rispetto al companatico, cioè, quello che si mangia insieme al pane (i prodotti animali). Si instaurarono così abitudini alimentari poco corrette con conseguenze negative per la salute.
Conseguenze negative delle cattive abitudini alimentari
L'abuso di carne, grassi animali, zucchero bianco e sale raffinato, ha provocato l'insorgenza della patologie della civilizzazione (sovrappeso, obesità, arteriosclerosi, infarto, ictus cerebrale, patologie dell'apparato digerente e del fegato, diabete, uricemia, tumori al colon.
- Prodotti animali. La presenza di troppi grassi di origine animale nella dieta spone al rischio di malattie cardiache e circolatorie. Il consumo eccessivo di carne dà origine a scorie che accumulandosi possono diventare tossiche e costringono il fegato e i reni a un aumento del carico di lavoro per eliminarle
- Zucchero e dolci. Ai nostri giorni i dolci come la carne sono il simbolo del benessere: il loro uso quotidiano, a cominciare dalla brioche per arrivare al dolce più sofisticato, può essere dannoso. I dolci elaborati con farine e fecole raffinate, con zucchero bianco, con crema o cioccolato, con marmellate di origine industriale oltre ad ostacolare la funzione digestiva, concorrono ad alterare il tasso lipidico e glucidico del sangue. Inoltre, il consumo eccessivo di zucchero e di dolci favorisce l'obesità e la carie dentaria.
- Sale. L'eccesso di sale favorisce l'ipertensione arteriosa
- Sovrappeso e obesità. Normalmente la conseguenza negativa di queste cattive abitudini alimentari è l'aumento del peso corporeo: sovrappeso e obesità Viene definito in sovrappeso chi supera del 10% il proprio peso ideale; è obeso chi lo supera del 20%. L'aumento del carico ponderale costringe ad un carico eccessivo le articolazioni gli arti inferiori e della colonna vertebrale provocando la loro precoce usura con conseguente artrosi. Inoltre, affatica il sistema circolatorio aumentando il rischio di malattie cardiache e circolatorie.
Perché l'abuso di caffeina può provocare mal di schiena?
La caffeina è un farmaco e, come per ogni altro farmaco, il suo consumo va motivato. La necessità di dover utilizzare un tonico nervino come il caffè rappresenta di per sé un riconoscimento che il proprio stie di vita ha qualche carenza di energia vitale. Chi non riesce a farne a meno è bene che non ne beva più di due tazzine al giorno perché l'abuso di caffè può provocare disturbi nervosi, agitazione e insonnia. Inoltre, i giovani devono ricordare che alcune bevande come la coca cola contengono caffeina. Tale sostanza, pur essendo presente in quantità ridotta, può provocare una dipendenza e rappresenta una stimolazione all'assunzione di caffeina sotto forma di caffè. Un interessante studio di J.M. McPartland e J. Mitchell (1997) ha evidenziato come l'incremento del consumo di caffè è correlato con l'aumento dell'incidenza del mal di schiena. I pazienti che presentano mal di schiena cronica consumano 2,6 volte più caffeina rispetto ai pazienti di controllo. La caffeina aumenta l'ansietà ed eccita il sistema nervoso favorendo l'insonnia. La caffeina come la nicotina provoca un aumento della percentuale di calcio nelle urine agevolando l'osteoporosi. Inoltre, la caffeina abbinata alla nicotina riduce la tolleranza al dolore e aumenta la sensibilità al mal di schiena. In molte occasioni ho avuto conferma riguardo l'importanza delle dosi elevate di caffeina nel determinare mal di schiena, osservando soggetti che consumano abitualmente anche più di sei tazzine di caffè al giorno. Essi, pur presentando una colonna vertebrale perfetta, dotati di un buon livello delle capacità fisiche di base, spesso soffrono di dolori anche cronici. Sono soggetti che difficilmente rispondono al trattamento, continuano a soffrire di mal di schiena finché non prendono coscienza della loro cattiva abitudine e non riescono a ridurre il consumo di caffeina.