Protrusioni ed Ernie discali
L'importanza dell'attività fisica

La maggior parte della popolazione italiana durante la propria vita prova la fastidiosa sensazione di quello che comunemente viene chiamato “mal di schiena”. Nella grande maggioranza dei casi questo dolore è solo temporaneo ed è di origine muscolare, così che con il passare dei giorni i sintomi si affievoliscono e sparisce autonomamente.
Che cos’è la colonna vertebrale?
La colonna vertebrale, detta anche rachide, è l’insieme delle vertebre che, sovrapposte l’una con l’altra, costituiscono una robusta colonna centrale che sostiene il corpo umano.
A che cosa serve la colonna vertebrale?
La colonna vertebrale serve per:
- Sostenere il tronco, il capo e gli arti superiori
- Proteggere il midollo spinale che passa nel canale vertebrale
- Permettere la mobilità del tronco e della testa
Che cos’è il disco intervertebrale?
Il disco è la struttura elastica che si trova tra un corpo vertebrale e l’altro. Il disco è un vero e proprio ammortizzatore, capace di assorbire gli urti e le pressioni che il rachide subisce e permette i movimenti reciproci dei corpi vertebrali. Il disco intervertebrale è molto importante nel determinare il dolore.
Differenza tra Protrusione ed Ernia Discale
Ernia e protrusione non sono la stessa cosa, eppure spesso vengono confuse. Le differenze tra ernia e protrusione discali sono:
- Protrusione discale: dove si verifica uno spostamento persistente del nucleo, ma resta contenuto da un anello fibroso intatto. La protrusione, va considerata come una sorta di spanciamento del disco che come tale, si sporge oltre ai limiti del bordo della vertebra.
- Ernia del disco: quando il materiale non è più contenuto dall’anello fibroso e si ha una vera a propria espulsione. L'ernia può anche uscire letteralmente dal disco e migrare lungo il canale o dove trova maggior spazio. Tuttavia l'ernia, una volta oltrepassati i limiti dell'anello fibroso, può essere contenuta da un legamento longitudinale posteriore intatto: in questo caso si parla di ernia contenuta o espulsione sottolegamentosa. In presenza di protrusione discale o di ernia contenuta il materiale discale si limita a raggiungere il legamento longitudinale posteriore e la messa in tensione delle fibre nervose di quest'ultimo determina un dolore lombare (lombalgia centrale). Se invece, l'ernia è più invasiva, comprime un nervo rachideo e diventa causa di algia radicolare. Quanto più grave è l'erniazione tanto maggiore è l'effetto compressivo sul nervo rachideo e tanto più estese sono le zone interessate dal dolore radicolare; oltre, la presenza dell'ernia discale può provocare alterazione dei riflessi, della forza e della sensibilità. La protrusione o l'ernia discale si verificano più frequentemente tra la quinta vertebra lombare e il sacro: ne può conseguire una lombosciatalgia; se l'ernia si verifica a livello del terzo disco lombare, tra la terza e la quarta vertebra, può insorgere una lombocruralgia.
Ma per soffrire, sappiamo che una semplice protrusione può fare tanto danno, quasi quanto un'ernia. Sia la protrusione che l'ernia, rappresentano la punta di un iceberg, ovvero l'effetto finale di fenomeni perturbativi del Sistema Tonico Posturale; sia che si tratti di traumi, di incidenti che di malocclusioni, disciolsi, cicatrici, etc.
Sintomi dell'Ernia e della Protrusione
I sintomi di una protrusione a volte sono simili o sovrapponibili a quelli di una ernia discale. A volte sia la protrusione che l’ernia del disco, possono essere completamente asintomatiche: dipende dal punto in cui queste si manifestano. Saranno le compressioni delle radici a dare informazioni precise. In questi casi, quando il quadro non è chiaro, é auspicabile poterci confrontare con una RMN o una TAC che saranno ovviamente prescritte dallo specialista. A volte si hanno sintomi sovrapponibili a ernie o protrusioni, pur in totale assenza di tali patologie.
I sintomi di un'ernia discale variano a seconda dell'età e del punto in cui si è formata l'ernia. In generale includono: dolore, spesso molto intenso e tale da non permettere nessun movimento o sforzo. Può verificarsi a carico delle gambe o delle braccia a seconda del punto di rottura del disco. Intorpidimento o formicolio, caratterizzati da una sensazione di risposta debole o assente degli arti. Debolezza, che determina difficoltà a muoversi o ad afferrare oggetti.
Cause più comuni di Protrusioni Discali
Sono diverse le cause che possono far insorgere una Protrusione discale; nei soggetti più giovani, la causa più comune è da ricercarsi nella pratica di attività sportive scorrette e con eccessivi sovraccarichi, in modo scorretto, sulla colonna. Altre cause sono rappresentate da:
- Posture scorrette protratte nel tempo e nell'esecuzione di movimenti sbagliati. Una cattiva postura mantenuta per lunghi periodi di tempo, può contribuire a una serie di disturbi legati al dolore. Ad esempio i lavori che comportano lunghi periodi di seduta, come lavori di ufficio o la guida a lunga distanza, sono spesso associati a problemi relativi ai dischi.
- Malattia degenerativa del disco. Una condizione associata a spondiolisi ed a condizioni degenerative della colonna che si verificano con l'età.
- Traumi o lesioni. Lesioni causate da un incidente possono rompere o fratturare le vertebre e possono danneggiare i dischi, provocando l'insorgenza di ernia o protrusione.
- Obesità. Essere estremamente in sovrappeso può mettere a dura prova tutto il corpo compreso i dischi intervertebrali.
Cause più comuni di Ernia del Disco
Le cause della comparsa dell'ernia del Disco sono molteplici, spesso presenti in concomitanza, e non sempre è facile individuare quella scatenante. Tra le cause più frequenti troviamo:
- Sovrappeso ed obesità.
- Invecchiamento.
- Vita sedentaria.
- Lavori Gravosi.
- Sforzi eccessivi.
- Traumi.
- Movimenti scorretti.
Quasi sempre l'ernia del disco è causata dal nostro comportamento e dal nostro stile di vita.
Come prevenire Ernia e Protrusione discale
Forma fisica scadente, sovrappeso, obesità e fumo. La civiltà attuale sta dispensando sempre più l'uomo dalla necessità di compiere movimenti e sforzi e l'ha portato sempre più a ridurre l'attività motoria. La vita sedentaria provoca un deterioramento graduale delle condizioni di efficienza. Questo deterioramento può essere così lento e impercettibile che chi lo subisce può ritenerlo una conseguenza naturale dell'invecchiamento, è invece il sintomo di una vera e propria malattia: la malattia ipocinetica, cioè da poco movimento.
- Le ossa diventano fragili e si aggrava l'osteoporosi;
- I muscoli diventano deboli, flaccidi e perdono la loro elasticità;
- Diminuisce la mobilità delle articolazioni;
- Diminuiscono la resistenza, la velocità, la coordinazione, l'equilibrio e tutte le altre capacità fisiche di base.
Il sovrappeso, l'obesità, il fumo, l'abuso di caffeina e di farmaci abbinati alla vita sedentaria costituiscono fattori di rischio tipici di chi ha scarsa cura corporea e cattive abitudini di vita; essi sono responsabili di una forma fisica scadente e della riduzione della capacità fisiche di base Per non causando direttamente dolori vertebrali, sono tutti fattori di rischio, possibili concause, che costituiscono un terreno fertile per la loro insorgenza.
La mancanza di esercizio fisico può rendere i muscoli della schiena più deboli e rigidi, limitando i movimenti e aumentando sia lo stress che la probabilità di protrusioni discali. L'esercizio fisico costante e regolare è fondamentale per rafforzare i muscoli che supportano la colonna vertebrale e aiuta ad alleviare il mal di schiena. Gli esercizi eseguiti correttamente hanno un ruolo importante del trattamento del dolore, garantendo l'integrità del sistema muscolo-scheletrico. Quindi, il mio consiglio è di praticare attività fisica, in quanto rappresenta il primo "farmaco" per mantenere una colonna giovane ed in forma.